Corso di Formazione Annuale in Consulenza Filosofica Online
Le iscrizioni sono aperte tutto l’anno
Sono ammessi al Corso coloro che hanno conseguito la laurea triennale o specialistica in Filosofia, in Scienze dell’educazione, in Psicologia, in Lettere, in Lingue e Letterature Straniere, in Giurisprudenza, i diplomati dell’Accademia delle Belle Arti e del Conservatorio di Musica e tutti i professionisti e i dirigenti del mondo del lavoro e della comunicazione che considerano utile alla loro professionalità quest’ulteriore competenza. Il Corso prevede attività pratiche consistenti in tirocini vertenti sull’applicazione di tecniche di indagine e di intervento nel campo della Consulenza Filosofica. Per partecipare al Corso è necessario essere o divenire soci dell’Associazione Philosophic Therapy Center.
Programma del corso
MODULO I
Storia della Filosofia
80 ore C.F. 16
MODULO II
Antropologia Culturale
80 ore C.F. 16
MODULO III
Elementi di Psicologia e Sociologia
100 ore C.F. 20
MODULO IV
Elementi di Psichiatria e Neuroscienze
80 ore C.F.16
MODULO V
Pragmatica della Comunicazione
80 ore C.F. 16
MODULO VI
Storia e modelli applicativi della Consulenza filosofica
100 ore C.F.20
Tirocinio formativo e di orientamento
30 ore C.F. 6
Tesi Finale
50 ore C.F.10
Totale ore 600
Totale crediti formativi 120
Durata del corso 1 anno
Costo 700€
La figura del Consulente Filosofico
Il consulente filosofico è un professionista d’aiuto che si è ormai affermato nei paesi centro e nordeuropei e che sta trovando sempre più riconoscimenti in molti altri paesi. Il consulente filosofico non è uno psicologo o un pedagogista, non orienta la sua opera alla guarigione da una qualche malattia psichica, ma orienta la sua capacità professionale all’ascolto e stimola il singolo o il gruppo consultante al ricondizionamento autonomo.
Il consulente filosofico non è il professore esperto di filosofia che offre una lezione privata, ma uno studioso di filosofia, formato in modo interdisciplinare che, grazie alle sue conoscenze ed alle sue esperienze, è in grado di offrire una diversa chiave di lettura delle problematiche personali, di gruppo e/o aziendali. Chi si rivolge al consulente filosofico è, prevalentemente, una persona che sta vivendo uno stato di disagio, un gruppo lavorativo che vive un conflitto interno, un’azienda che sembra non riuscire a soddisfare le proprie esigenze a causa di varie problematiche. Il consulente offre dunque un orientamento, un suggerimento per arrivare ad affrontare in maniera più positiva ed articolata le diverse problematiche che gli vengono sottoposte. Il compito del consulente filosofico, secondo i praticanti di tale attività, consiste nell’accompagnare i propri ospiti in una riflessione critica sul proprio modo di pensare la realtà, cercando di evidenziarne presupposti di significato e di valore, contraddizioni, incongruità rispetto al modo in cui essi poi vivono di fatto le vicende della loro vita.
Sbocchi professionali
Il Corso forma una nuova figura professionale: il consulente filosofico che può operare nell’ambito aziendale, della comunicazione, della gestione del disagio individuale e/o collettivo e della formazione. Questo Corso è di grande utilità per tutti coloro che intendono non perdere le opportunità lavorative aperte dal recente riconoscimento legale delle nuove professioni non regolamentate grazie alla legge 14 gennaio 2013, n. 4 Disposizioni in materia di professioni non organizzate.
“Vi dico che proprio questo è per l’uomo il bene maggiore, ragionare ogni giorno della virtù e degli altri argomenti sui quali m’avete udito disputare e far ricerche su me stesso e su gli altri, e che una vita che non faccia di queste ricerche non è degna d’esser vissuta” Platone, Apologia di Socrate, XXVIII.
“Sempre più numerosi sono i pazienti che si affollano nelle nostre cliniche e nei nostri studi, lamentando un vuoto interiore, un senso di totale e definitiva insignificanza delle loro vite. Possiamo definire il vuoto esistenziale la frustrazione di quella che è lecito ritenere essere la fondamentale forza propulsiva dell’uomo, e ciò che possiamo denominare la volontà di significato.” Viktor Frankl